Nino Cartabellotta ha pubblicato questo post (http://www.ninocartabellotta.it/2012/03/le-inefficienze-in-sanita-un-icosalogo-dagli-usa/)
In un recente editoriale pubblicato da JAMA, David Naylor sostiene che “sebbene i sistemi sanitari non siano trapiantabili, viene spesso trascurata la possibilità di adottare buone idee da altri paesi”.
Prendo la palla al balzo, approfitto della Shattuck Lecturepubblicata oggi dal N Engl J Med per riportare le 20 fonti di inefficienza nella sanità americana identificate da Harvey Finemberg dell’Institute of Medicine.
- Rimborsi per output inadeguati: ad esempio per servizi e prestazioni erogate, piuttosto che per episodi di malattia o esiti di salute
- Incentivi finanziari che premiano l’inefficienza, come quelli previsti per complicanze, re-ospedalizzazioni
- Assenza d’informazioni per i pazienti sui costi e sui possibili incentivi
- Indifferenza per i costi indotti da parte degli erogatori di assistenza
- Competizione tra strutture sanitarie scarsamente funzionale e non basata sulle performance
- Scarsa etica individuale e professionale sui costi sociali dell’assistenza sanitaria
- Incapacità ad utilizzare adeguatamente le competenze professionali degli infermieri
- Mancanza di sistemi e processi standardizzati per assicurare un’assistenza sanitaria sicura e di elevata qualità
- Anomali flussi di pazienti con conseguente sovraffollamento, assistenza subottimale e spreco di risorse
- Insufficiente coinvolgimento dei pazienti nelle decisioni cliniche
- Insufficiente attenzione prestata a: prevenire le diseguaglianze, cure primarie, alfabetizzazione sanitaria, salute delle popolazioni, risultati a lungo termine
- Erogazione dell’assistenza frammentata, scarsamente coordinata e senza continuità
- Informazioni limitate su: costi, performance, efficacia comparativa degli interventi sanitari, qualità dell’assistenza ed esiti di salute
- Incertezza scientifica sull’efficacia e i costi delle nuove tecnologie diagnostiche e terapeutiche
- Predisposizione culturale a credere che in sanità “di più è meglio” (more care is better)
- Complessità amministrativa nella gestione di molteplici compagnie assicurative
- Riconoscimenti a inventori e imprenditori per possibili vantaggi sul miglioramento delle performance, piuttosto per una riduzione significativa dei costi
- Regime regolatorio non in grado di accelerare, ma solo di rallentare, le innovazioni
- Utilizzo insufficiente di gare d’appalto per farmaci, dispositivi e altre tecnologie sanitarie
- Distorsioni conseguenti a frodi, conflitti di interesse e malpractice
Leggendo e rileggendo l’icosalogo, eccezion fatta per il punto 16, gli altri diciannove affliggono pesantemente anche il nostro SSN.
Politici, manager, professionisti e cittadini, proviamo a fare tesoro di questo… “ventalogo”, termine forse meno corretto, ma che sicuramente non evoca alcun dinosauro!
Commenti
in merito al punto 20 (distorsioni, frodi, conflitti di interesse, malpractice) allego quanto schematizzato in un nostro articolo (Gennaro et al., Vizi e virtù dell’epidemiologia e degli epidemiologi: Epidemiologia e Prevenzione, 2009, pag.55) che potrebbe ritenersi complementare al settore trattato nell’articolo di Fineberg (2012) riferito alla diagnosi/cura. Trattiamo infatti il settore dell’epidemiologia analitica ed eziologica. Come si può vedere purtroppo, sono molte le similitudini.
Fai clic per accedere a e&p.gennaro.altri.vizi.virtu’.epidemiologia_lug-ott09.pdf