Martedì 19 giugno, alle 15, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Maria della Misericordia di Udine, Carlo Favaretti, alla presenza del sindaco Furio Honsell e del direttore centrale della sanità FVG, Gianni Cortiula, ha presentato il bilancio sociale e del capitale intellettuale al personale dell’AOU e alle associazioni di volontariato e di tutela che operano nell’AOU.
Si tratta della rendicontazione dell’attività, della sostenibilità di spesa, della responsabilità professionale e delle relazioni con i portatori d’interesse.
Questo è il terzo anno che viene fatta in forma di bilancio sociale affinché sia comprensibile anche a chi non possiede competenze tecniche per leggere un bilancio.
Il direttore Favaretti ha spiegato la scelta di tenere la Conferenza dei Servizi in giugno, come mese in cui sono a disposizione i dati del bilancio di esercizio ed è un buon momento sia per rendicontare l’anno precedente che per raccogliere spunti dalle associazioni per il budget dell’anno successivo.
Ha poi sottolineato che quest’anno è stato fatto un passo in più, in prospettiva di un bilancio di sostenibilità ambientale, che è stato illustrato dal professor Francesco Marangon dell’Università di Udine.
<<Noi dobbiamo tenere alla sostenibilità del sistema – ha spiegato il direttore generale – bisogna rendersi conto che ci sono molti limiti. Siamo un’azienda della Regione e dobbiamo rispettare indirizzi e direttive, quali: lavorare in area vasta, non sgarrare dai limiti imposti, dar conto degli investimenti compiuti…>>.
Sintesi delle attività svolte nel 2011
L’attività aziendale 2011 si presenta stabile rispetto all’anno precedente, con una lieve diminuzione dei dimessi. Si conferma il trend dell’età media degli utenti in aumento di anno in anno; abbiamo ricoverato un numero di persone maggiore per urgenze (60 per cento); c’è stato un leggero incremento del tasso di occupazione dei letti per ricovero ordinario. Si è registrata un’ulteriore diminuzione complessiva degli accessi in pronto soccorso (- 2632 accessi) e l’aumento della percentuale dei codici rossi e gialli rispetto ai codici bianchi e verdi.
E’ stata sviluppata la collaborazione nell’ambito dell’area vasta udinese; sono comunque aumentati i ricoveri di pazienti provenienti da altre regioni.
Una giornata in ospedale
Anche quest’anno il direttore generale ha illustrato la giornata tipo dell’Azienda sottolineando che << sono oltre 6 mila le persone che ogni giorno lavorano e transitano in ospedale: una cittadina. Siamo un’azienda di persone al servizio di altre persone: ed il paradosso è che più aumenta la tecnologia più c’è necessità di personale>>. Di 240 persone che accedono al pronto soccorso, 6 sono in pericolo di vita, mentre 122 sono ricoverate. Alle persone non ricoverate vengono erogate 2801 visite ed esami strumentali. Infine, ogni giorno 5 bambini nascono, 5 persone muoiono.
L’attività di ricerca
<<L’attività di ricerca è utile – ha spiegato il direttore Favaretti – perché influenza positivamente le attività assistenziali, didattiche e aumenta il patrimonio intellettuale. Inoltre c’è un’attività interna svolta attraverso gruppi di lavoro clinici che si occupano del buon uso del sangue, dell’ospedale senza dolore, del buon uso dei farmaci, dei dispositivi medici, della documentazione sanitaria e così via>>.
Accreditamenti e certificazioni
Sono stati fatti importanti investimenti per conseguire il miglioramento della qualità attraverso il processo di accreditamento all’eccellenza.
<<La libera circolazione dei pazienti attraverso i confini europei – ha detto Favaretti – rappresenta un futuro ormai imminente ed un ulteriore stimolo al miglioramento continuo. Non basterà più trattenere i pazienti ma occorrerà esercitare una forte attrazione. Dobbiamo dare certificazione che i nostri standard di efficienza siano conformi alle direttive internazionali: dopo l’accreditamento Joint Commission International 2010, stiamo già correndo per il riaccreditamento a fine 2013>>.
Rischio clinico
<<La gestione del rischio per i pazienti è sempre un bilanciamento tra benefici e rischi: dobbiamo, ovviamente, tendere ad avere più benefici che rischi>>.
La comunicazione con l’esterno
La comunicazione è ormai a tutti gli effetti parte integrante delle cure: si è quindi fatto un grande sforzo per avvicinarsi agli utenti, sviluppando la carta dei servizi, la mediazione culturale, l’audit civico, il sistema di segnalazione dei reclami e le conseguenti azioni correttive.
<<Altro aspetto sostanziale è capire di cosa un cittadino straniero abbia bisogno: abbiamo investito 27 mila euro a fronte dei 15 mila che ci eroga la Regione>>.
Qualità percepita
Quest’anno è stato posto particolare impegno nel trattamento del dolore in ospedale, nel percorso nascita con mamme straniere, nel percorso diagnostico terapeutico della patologia della mammella.
E’ stato ulteriormente sviluppato il percorso di integrazione tra le attività di assistenza, didattica e ricerca.
<<Si comincia ad affacciare la figura del case manager, un professionista che si fa carico di guidare il paziente nel suo percorso ospedaliero>>.
Il direttore generale ha aggiunto: <<è gratificante constatare che in sede di focus group alla domanda: “Consigliereste la nostra struttura?” la risposta è stata positiva>>.
Per quanto riguarda il sistema dei reclami, sono stati registrati 199 elogi, a fronte di 484 lamentele che hanno riguardato principalmente le modalità di erogazione delle prestazioni, gli importi e le procedure dei ticket, la cortesia e la gentilezza. Il sistema prevede la classificazione dei reclami e la formulazione di piani di miglioramento da parte dei direttori dei reparti coinvolti.
Tempi di attesa
<<Bisogna ricordare che ci troviamo all’interno di una serie di iniziative impostate dalla Regione. Siamo riusciti a rispettare gli standard previsti, anche se rimangono dei punti critici>>.
I tempi di attesa sono influenzati dall’invecchiamento della popolazione, dall’appropriatezza della domanda, dall’efficienza degli erogatori, dalla tipologia della prestazione e dagli aspetti clinici, socioeconomici e soggettivi che determinano le attese del paziente.
Accessibilità al nostro ospedale
E’ stata curata in modo particolare la segnaletica, sono state ridotte le barriere architettoniche, invece i parcheggi rimangono un problema anche a causa dei numerosi cantieri edili interni: abbiamo 1800 posti a disposizione, mentre a regime saranno 2500.
Il capitale umano
<<Abbiamo ulteriormente sviluppato il valore delle relazioni – prosegue il direttore generale. – Anche la semplificazione dei processi e delle procedure rappresenta un fattore che può migliorare i rapporti con l’utenza. Attualmente il 73 per cento del personale è femminile, tuttavia la maggioranza dei medici è ancora maschile. Bisogna prepararsi ad un prossimo futuro in cui saranno in servizio più donne e cambieranno le proporzioni tra le diverse professioni>>.
Il 30 per cento dei dipendenti ha un’anzianità di servizio di oltre 30 anni.
Per quanto riguarda il turn-over del personale, nel corso del 2011 sono state assunte 190 persone a fronte di 190 cessazioni dal servizio.
Il capitale intellettuale
Un’azienda ospedaliero-universitaria è particolarmente motivata nello sviluppo del capitale intellettuale. Oltre all’attività universitaria, sono stati svolti 333 corsi di formazione continua in 753 edizioni, a cui hanno partecipato 18675 operatori, per un investimento totale di 453.500 euro.
Particolare risalto è stato dato alla formazione relativa alla sicurezza dei lavoratori e dei pazienti.
Il capitale finanziario
Il direttore Favaretti ha tenuto a sottolineare che <<il 90 per cento dei nostri fondi proviene dal Fondo Sanitario Regionale e il nostro bilancio è di 460 milioni di euro. Spesso, nella vulgata corrente, la spesa sanitaria viene considerata un mero costo, mentre si deve considerare che la parte corrispondente agli stipendi del personale, circa 193 milioni di euro, viene rimessa in circolo nel sistema economico del territorio. Inoltre, spendiamo in beni sanitari il 24,4 per cento del finanziamento totale: 20 per cento di tali beni è prodotto nella nostra regione, (il 70 per cento in provincia di Udine): siamo quindi un volano dell’economia regionale>>.
Le risorse per investimenti in conto capitale sono finanziamenti destinati alla copertura di oneri di natura pluriennale; quest’anno abbiamo avuto una riduzione di 10 milioni sugli investimenti rispetto al 2010.
Per quanto riguarda i servizi, il 60 per cento è prodotto da imprese della nostra regione.
Anche i 12 milioni di IRAP sono tasse che ritornano alla comunità.
E’ stato raggiunto l’equilibrio di bilancio, con un utile di 67 mila euro.
Nuove opere
Gli investimenti in gioco per le grandi opere ammontano a 234 milioni.
Bilancio di sostenibilità ambientale
L’ospedale, come “sito produttivo” è ovviamente un grande produttore di rifiuti; è attiva la raccolta differenziata.
I temi ecologici e della sostenibilità ambientale sono tenuti nella massima considerazione. Da febbraio è attivo un gruppo di lavoro coordinato dal professor Francesco Marangon, a cui il direttore ha dato a questo punto la parola.
<<Al fine di portare l’AOU a redigere un bilancio di sostenibilità riconosciuto da criteri internazionali, è stato sviluppato un approccio multi professionale che coinvolge istituzioni molto diverse tra loro, quali le facoltà di giurisprudenza, informatica, ingegneria gestionale, economia e i dipartimenti di scienze economiche e statistiche. Non esistono ancora linee guida specifiche per il settore sanitario, noi sappiamo però che non vogliamo fare un bilancio sociale, uno finanziario e uno ambientale ma arrivare a fare un unico bilancio di sostenibilità>>.
Il direttore Favaretti ha concluso spiegando che<< ci siamo posti il problema della sostenibilità ambientale anche perché a fine anno sarà pronta la centrale tecnologica e vogliamo documentare il ruolo dell’Ospedale nella riduzione delle immissioni in atmosfera nella città di Udine, affinché essa possa rispettare l’accordo di Kioto>>.
INTERVENTI
Il sindaco Honsell ha suggerito la presentazione pubblica dell’organizzazione del nuovo ospedale entro fine anno. Il direttore Favaretti ha subito colto l’invito, sottolineando che sente la responsabilità di portare a conoscenza della cittadinanza l’utilizzo di 234 milioni di denaro pubblico.
Il direttore centrale Cortiula ha elogiato l’iniziativa della Conferenza dei Servizi, rara nel mondo della sanità, evidenziando come la sintesi di “una giornata in ospedale” sia particolarmente significativa e utile a comprendere il ruolo dell’Ospedale di Udine nel Sistema sanitario regionale.
Tutte le Associazioni presenti hanno manifestato il loro compiacimento e lo stimolo a proseguire nelle iniziative di trasparenza e di rendicontazione.
Il file powerpoint della presentazione:
http://www.slideshare.net/carlofavaretti/conferenza-servizi-giugno12