Una lettura estiva (forse sarebbe meglio dire uno studio estivo) di un libro affascinante: Exponential Organizations di Salim Ismail, edito da Marsilio nella collana Nodi.
Che cos’è un’organizzazione esponenziale? Essa è un’organizzazione il cui impatto (o output) risulta notevolmente superiore – almeno dieci volte – rispetto ai competitor, grazie all’utilizzo di nuove tecniche organizzative, che fanno leva sulle tecnologie in accelerazione.
Gestire organizzazioni esponenziali focalizzate sui clienti e non sui competitor esterni e sulle strutture interne tradizionali richiede una svolta epocale, paragonata a una nuova “era cambriana”. Richiede una nuova cultura e nuove e più dinamiche competenze.
Ho raccolto alcune frasi che mi hanno particolarmente colpito! Buona meditazione a tutti noi perché molti dei temi trattati riguardano anche la sanità!
- L’unica costante del mondo d’oggi è il cambiamento, e il ritmo del cambiamento sta aumentando.
- L’accelerazione (del cambiamento) è costituita dalle 6 D: digitalized, deceptive (ingannevole), disruptive (dirompente), dematerialized, demonetized, democratized.
- L’utilizzo di strumenti lineari e di tendenze del passato per fare previsioni su di un futuro in accelerazione è deleterio (vedi i casi di Iridium e Kodak).
- Gli esperti, in quasi tutti i campi, messi di fronte ad una crescita di tipo esponenziale, continuano sempre a pensare in un’ottica lineare, ignorando l’evidenza davanti ai loro occhi.
- Il vecchio detto secondo cui un esperto è “qualcuno che ti dice perché qualcosa non può essere fatta” è oggi più vero che mai.
- Nessuno degli indicatori tradizionali quali l’età, la reputazione e le vendite attuali possono garantire la sopravvivenza di un’azienda.
- La legge di Moore afferma che il rapporto prezzo/prestazione della potenza di calcolo raddoppia ogni diciotto mesi.
- “Le nostre organizzazioni sono fatte per resistere ai cambiamenti che arrivano dall’esterno” piuttosto che per accoglierli, anche quando sono utili (da John Hagel).
- Le strutture organizzative aziendali esistono proprio per annientare i fattori dirompenti di cambiamento.
- La maggior parte delle organizzazioni complesse si basa sulla cosiddetta “struttura a matrice” … Questa struttura è efficace nel garantire il controllo, ma è disastrosa in termini di individuazione delle responsabilità, di velocità e di propensione al rischio … Con il tempo, le funzioni orizzontali acquistano sempre più potere … Per le grandi organizzazioni con struttura a matrice attuare il cambiamento rapido e dirompente è qualcosa di estremamente difficile. Quelle che ci hanno provato, infatti, hanno sperimentato che il “sistema immunitario” dell’organizzazione tende a rispondere alla minaccia percepita attaccando.
- Le organizzazioni esponenziali hanno la capacità di adattarsi a un mondo in cui l’informazione è pervasiva e onnipresente e di convertirla in vantaggio competitivo.
- I tratti comuni delle organizzazioni esponenziali sono: il Massive Transformative Purpose (Mtp), cinque caratteristiche esterne denominate Scale e cinque interne denominate Ideas. Per essere un’organizzazione esponenziale, un’azienda deve avere il Mtp e almeno quattro caratteristiche.
- Il Mtp non è la missione: il Mtp è aspirational. Il fuoco è su ciò che si aspira a raggiungere.
- Scale: staff on demand; community and crowd; algoritmi, leveraged asset; engagement
- Ideas: interfacce; dashboard; experimentation; autonomia; tecnologie sociali.
- Il concetto di autonomia non implica non rendere conto a nessuno delle proprie azioni. Secondo Steve Denning, “In un network esistono ancora le gerarchie, ma esse tendono ad essere basate sulle competenze, e fanno affidamento più sull’accountability tra colleghi che su quella dovuta all’autorità, cioè sul dover rendere conto a qualcuno perché sa qualcosa e non per il semplice fatto che occupa una determinata posizione indipendentemente dalle competenze. Il ruolo del manager si trasforma, non viene abolito”
- Un’organizzazione esponenziale tende a essere una zero latency enterprise cioè un’azienda in cui si annulla l’intervallo tra ideazione, approvazione e realizzazione.
- In passato il lavoro si concentrava principalmente sull’importanza del quoziente intellettivo (QI), oggi il quoziente emotivo (QE) e quello spirituale (QS) stanno diventando indicatori sempre più rilevanti.
- Un secolo fa, la competizione si giocava principalmente sulla produzione, Quarant’anni fa, invece, il fattore decisivo divenne il marketing. Oggi, nell’era di internet, in cui produzione e marketing sono diventati merci e sono stati democratizzati, tutto ruota intorno a idee e ideali.
- Il piano strategico quinquennale è in sé uno strumento obsoleto … Esso è un suicidio per un’organizzazione esponenziale … L’unica soluzione è stabilire un Massive transformational Purpose (Mtp), costruire la struttura aziendale, adottare un piano (al massimo) annuale e osservare la crescita, con aggiustamenti progressivi e in tempo reale a seconda delle necessità.
- Nel mondo delle organizzazioni esponenziali, lo scopo (Mtp) è più importante della strategia e l’execution ha la precedenza sulla pianificazione.
- Arianna Huffington ha detto: “Preferisco lavorare con una persona meno brillante ma che sa fare gioco di squadra ed è chiara e diretta, piuttosto che con qualcuno molto brillante ma dannoso per l’organizzazione”.
- In un’organizzazione esponenziale, la cultura (con il Mtp e le tecnologie sociali) è il collante che garantisce la tenuta del team nonostante i salti quantici della crescita esponenziale. Secondo Chip Conley “la cultura è ciò che accade quando il capo non c’è”. E secondo Joi Ito “la cultura si mangia la strategia a colazione”.
- Sta diventando sempre più facile acquisire potere, ma è sempre è più difficile mantenerlo.
- Consiglio ai CEO delle grandi aziende di affiancare a chi occupa posizioni di leadership i venticinquenni più brillanti, per colmare il gap generazionale e tecnologico, per permettere a questi giovani di crescere più velocemente e per innescare un meccanismo di mentoring al contrario.
- Se siete un manager di Amazon e un dipendente viene da voi con una grande idea, la vostra risposta di default deve essere sì: Se volete dire di no, dovete motivare questo rifiuto con una relazione di due pagine spiegando perché non ritenete l’idea valida.
- Jeff Bezos (Amazon) ha detto: “ Se sei focalizzato sui competitor, devi aspettare che siano loro a fare la prima mossa, prima di agire. Concentrarsi sui clienti, invece, consente di essere dei pionieri”.
- Il miglior modo per definire questa macrotransizione verso organizzazioni esponenziali è considerarla un passaggio dalla scarsità all’abbondanza … Secondo Dave Blakely “queste nuove organizzazioni sono esponenziali perché prendono qualcosa di scarso e lo fanno diventare abbondante”.